Seite - 122 - in Europäische Bild- und Buchkultur im 13. Jahrhundert

122 BEatricE alai Marciana, Lat. I, 1=2108, fol. 3v). Proprio in virtù della brillantezza e luminosi- tà delle illustrazioni, affini ai bagliori dei mosaici marciani, queste miniature si possono definire “preziose”.20 Anche la struttura delle lettere – con i corpi pieni e convessi, di colore blu e decorati da scatole a motivi cruciformi in biacca, con tralci fogliacei acantiformi – è tipicamente di derivazione veneziana, in linea con la tipo- logia “full-shaft” descritta da Garrison:21 si confronti l’iniziale F (fol. 142r, fig. 14) con altre due iniziali analoghe sia nell’Epistolario (Padova, Biblioteca Capitolare, Ms. E.2, fol. 17r, Fratres, con san Paolo) che nell’Omiliario (Venezia, Biblioteca 20 Otto Demus: The mosaics of San Marco in Venice. 2 voll., Chicago – London 1984, II, pp. 47‒60, 208. 21 Edward B. Garrison: A giant Venetian bible of the earlier thirteenth century. In: Scritti di storia dell’arte in onore di Mario Salmi. 2 voll., Roma 1961, I, pp. 363‒390; sul tema si veda anche Mariani Canova: Un prezioso antifonario (cit. n. 19), S. 13; Fabio Luca Bossetto: Per il Maestro del Gaibana e il suo atelier: un gruppo di Bibbie. In: Rivista di Storia della Miniatura XIII (2009), pp. 51‒61, speciatim p. 52. Fig. 5: Bibbia, iniziale A con un profeta. Venezia, Biblioteca Na- zionale Marciana, Lat. I, 3=2110, fol. 165v