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5 10 15 20 25 30 35 11 “E neppure le donne…” aggiunse Mimmo. “È vero, i prof dovrebbero stare là a insegnarci quello che è giu- sto e quello che è sbagliato,” disse Mariella. “Perché dici questo?” le chiese Mimmo. “Io pensavo che i prof dovessero insegnarci solo le materie che insegnano, come la mate- matica, le scienze, la storia.” “Ma no,” intervenne Rahma, “Mariella ha ragione. I prof do- vrebbero comportarsi come i genitori, aiutarci a crescere e darci l’e- sempio con il loro comportamento, che dovrebbe essere quello giu- sto. Altrimenti perché ci dovrebbero sgridare ogni volta che facciamo qualcosa di sbagliato, tipo quella volta che Gaetano si mise a correre per tutta la scuola col registro della sua classe in mano, minacciando di buttarlo dalla finestra.” “Non stavo facendo niente di sbagliato in quel caso,” si risentì Gaetano. “La prof mi aveva messo un rapporto per una cosa che non avevo fatto. Ecco vedi? anche in questo caso la prof non si era comportata in modo giusto. E com’è andata a finire? Di rapporti ne ho presi due.” “Bah, io non so se avevi ragione tu o la prof in quel caso,” dis- se Mimmo, “però secondo me non dobbiamo pensare che i prof o i genitori siano infallibili e quindi ci insegnino sempre cosa è giusto e cosa no.” “Che vuoi dire?” chiese Jensika e Mimmo rispose, “È che non sono d’accordo con Mariella e Rahma, i prof sono persone e, come tutte le persone, possono sbagliare. Non è che perché sei grande, cioè adulto, automaticamente sai dov’è il bene e dov’è il male. Così non dobbiamo aspettarci niente da loro in questo senso.” “Ma no Mimmo,” disse Jensika, “secondo me proprio perché fanno questo lavoro dovrebbero sforzarsi a stare sempre dalla parte giusta.” “Seeh,” si intromise scettico Gaetano, “quelli pensano solo a te- nerci buoni. Non gliene frega niente dell’educazione, di quello che è giusto o sbagliato. Se gli gira di mandarti dalla preside, di metterti un rapporto, di metterti un voto basso, lo fanno e basta. Hanno tutta l’autorità per farlo.” “Non tutti i prof sono così,” disse Jensika.