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5 10 15 20 25 30 35 26 “Per tutta quella storia sull’11 settembre,” Mimmo ricordò. “Sì, ok, ma se uno si converte alla religione islamica deve essere per forza un terrorista? Io sono islamica, vabbe’, pure se ho scelto di non portare il velo e tutto il resto, però quella è la mia religione; e allora sono terrorista anch’io?” “È la stessa mentalità che afferma che Rom è uguale ladro,” dis- se Mariella. “Ma per questo dico,” insisté Mimmo, “si dovrebbe imparare tutti a essere tolleranti.” “Ancora con sta storia,” sbuffò Mario, “tu parli dall’altra parte della barricata. Vai in un paese straniero e vedi che significa essere tollerato. A volte ti assicuro è umiliante, è come se fossi menomato e la gente avesse compassione di te. Io voglio essere conosciuto e ama- to e apprezzato per quello che valgo.” Jensika si rivolse sotto voce a Rahma. “Vedi, è esattamente quel- lo che ti stavo dicendo prima.” “Con qualche sfumatura leggermente diversa,” le rispose ironica lei. “Secondo me è una questione di numeri,” disse Mariella. “Pen- sate alla nostra scuola. Da noi studiano ragazzi cinesi, africani, pa- kistani, indiani, oramai nessuno ci fa più caso se tu sei indiana o marocchina, qualche ragazza viene col velo a scuola e noi non le chiediamo neppure più perché.” “Ma così tu ne fai una questione di abitudine,” disse allora Gaeta- no che era stato pensieroso fino ad allora. “In realtà tu non chiedi più a quella ragazza perché porta il velo, perché oramai sai di che si tratta…” “Come fai a sapere perché indossa il velo se non glielo chiedi?” lo interruppe Mimmo. “Perché ne hai già parlato,” continuò Gaetano, “ti sei confronta- to con lei e quello che ti è rimasto è solo se ti è simpatica o no, se la consideri amica oppure no, a prescindere da dove viene, come posso dire? Mario, per esempio, per noi non è un diverso o uno da trattare con compassione, come diceva lui. Mario è uno di noi, con cui ti pia- ce ragionare, scherzare, giocare a pallone e con cui litighi se fa una cazzata. Mario per noi non è un Rom è… è un Mario.” Tutti risero alla faccia che fece Gaetano quando finì la frase.