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BEatricE alai
Lezionario del monastero di Dioniso sul monte Athos del tardo XI secolo (Monte
Athos, monastero di Dioniso, Ms. 20, fol. 107r).32 La stessa soluzione ornamentale
torna anche ad esempio in un altro masterpiece della miniatura crociata, cioè il
Salterio della Biblioteca Riccardiana di Firenze (Ms. 323): si veda l’iniziale D (Deus)
del salmo 62 con tralcio vegetale a foglia carnosa entro iniziale bombata con fascette
trasversali sulle aste a biacca (fol. 69v, fig. 3).33
Infine, un ulteriore elemento mutuato dalla produzione veneziana è il drago o
il mostro alato in rosa e blu dalla lunga coda che si salda col corpo della lettera,
presente nelle due I miniate dei Vangeli (Initium, fol. 101v; In principio, fol. 234r,
fig. 8): analoghe drĂ´leries si possono vedere giĂ nella Bibbia marciana (Lat. I, 1=2108,
fol. 155r, Tandem),34 nel Graduale (fol. 111r, Introduxit) e nei manoscritti gaibane-
schi, in primis nell’Epistolario, ad esempio nella F di Fratres a fol. 70v.
Le iniziali figurate e istoriate
Proseguiamo ora con l’analisi delle miniature dei Vangeli de’ Cerchi, a partire dalla
prima iniziale figurata con san Matteo (fol. 5r, fig. 9): entro la M blu lavorata da
scatole a motivi cruciformi a biacca, con le aste che terminano con una coppia di
palmette, è collocato l’evangelista seduto su uno scranno composto da un rocchio
di colonna sormontato da un cuscino, il corpo di profilo e il volto di tre quarti,
leggermente ruotato verso l’osservatore. La punta della M si impiglia nella veste di
san Matteo, all’altezza della coscia, mentre il rotolo dell’evangelista ricade oltre l’asta
diagonale destra della lettera, suggerendo una tridimensionalitĂ illusoria. La volu-
metria massiccia del santo è messa in rilievo dal panneggio fasciante e dalle pieghe
a V; le carni del volto sono illuminate da colpi di biacca e ombreggiature segnano
le guance e il collo, gli occhi sono infossati e nerissimi, la capigliatura presenta la
discriminatura al centro e le ciocche sono rese graficamente. La scelta cromatica
è assai raffinata, con delicati colori melanges lilla e blu chiaro per le vesti. L’intera
composizione tradisce un respiro classico e aulico ed una concezione monumentale
nel trattare lo spazio esiguo della lettera.
Confronti stringenti per il san Matteo si individuano innanzitutto nella miniatura
veneziana duecentesca, come ad esempio nell’Antifonario in collezione privata: si os-
servino la L con la santa Maddalena (Letetur, fol. 69v, fig. 10) ammantata di lilla e blu,
il san Valentiniano (Valentinianus, fol. 94v) la cui sagoma è posta al di là del corpo del-
la lettera V, dando l’impressione che il santo si affacci dall’iniziale verso il lettore, la
P con GesĂą (Post passionem, fol. 37v) o la A con la Trasfigurazione (Asumptis, fol. 74v).
32 The treasures of Mount Athos. Illuminated manuscripts. Vol. 1, a cura di Stylianos M.
Pelekanidis, Athen 1974, pp. 402‒403, fig. 54, pp.72‒73.
33 Sul salterio cfr. Cathleen A. Fleck: The Crusader Loss of Jerusalem in the Eyes of a Thir-
teenth-Century Virtual Pilgrim. In: The Crusader and Visual culture, a cura di Elisabeth
Lapina / April J. Morris / Susanna A. Throop / Laura J. Whatley, Dorchester 2015,
pp. 131‒155; Dondi: The Liturgy of the Canons (cit. n. 24), pp. 83‒86, 212‒215; Franco
Cardini, Giovanna Lazzi: Il Libro dei Salmi di Federico II – Facsimile e Commentario.
2 voll., Firenze 2006; Hugo Buchthal: Miniature painting in the Latin Kingdom of
Jerusalem. Oxford 1957, pp. 39‒46, 143‒144, tav. 54 f.
34 Mariani Canova: Le miniature medievali (cit. n. 19), p. 60.
Europäische Bild- und Buchkultur im 13. Jahrhundert
- Title
- Europäische Bild- und Buchkultur im 13. Jahrhundert
- Author
- Christine Beier
- Editor
- Michaela Schuller-Juckes
- Publisher
- Böhlau Verlag
- Location
- Wien
- Date
- 2020
- Language
- German
- License
- CC BY 4.0
- ISBN
- 978-3-205-21193-8
- Size
- 18.5 x 27.8 cm
- Pages
- 290
- Categories
- Geschichte Chroniken