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ChRIsTIAN (mANUALE) 99
una. Dopo la lettura di ogni carta, il gruppo cerca di descrivere cosa sta pen-
sando o come si sente la persona coinvolta nella situazione, spiegando il suo
ragionamento. Pensiamo se avessimo fatto esperienza di qualcosa di simile.
Una volta finita la descrizione, la persona che ha scritto quella situazio-
ne può dire se si è sentita in quel modo.
Nel caso il gruppo avesse difficoltà a farsi venire in mente delle situa-
zioni, si possono fare dei semplici esempi: A un certo punto qualcuno ti
ha criticato per una cosa che non hai fatto; Ho preso un appuntamento
con degli amici che non si sono presentati; Ho superato un esame dopo
aver studiato sodo…
Piano di discussione: mettersi al posto dell’altro
1. Pensando al precedente esercizio, anche se non hai vissuto la stessa situazione ma una
simile, puoi paragonare come ti sei sentito con quello che l’altra persona ha sentito?
2. Nelle situazioni precedenti, aver vissuto situazioni simili aiuta a collocarsi al
posto degli altri? Anche se la situazione non è identica?
3. Dobbiamo vivere una situazione simile o identica per metterci al posto dell’altro?
4. Posso mettermi al posto delle persone affamate in Somalia?
5. Posso capire come si sentono? È mai capitato a me?
6. Possiamo avere empatia per qualcuno che è molto vecchio?
7. Possiamo avere empatia per un neonato?
8. Possiamo avere empatia per persone che non ci piacciono affatto?
9. Possiamo avere empatia in mezzo a una lite accesa?
10. È più facile mettersi al posto di qualcuno che ci piace o di qualcuno con cui sia-
mo arrabbiati?
11. E di uno che non ci piace, anche se non siamo arrabbiati con lui?
12. È possibile che alcune differenze culturali e negli stili di vita sono tali che non
possiamo davvero sapere come ci si potrebbe sentire ad essere nei loro panni?
Significa che non possiamo avere empatia con la loro situazione?
13. Si può allenare l’empatia? Se sì, come?
N.B.: in questo esercizio e piano di discussione è interessante far difendere agli studenti
il punto di vista opposto (contro argomentare) o dare loro un paio di minuti per cambiare
chi sono e divenire la persona con cui si stavano confrontando (dare le ragioni che l’altro
darebbe). È una buona idea provarli per primo nelle situazioni in cui ci sia una bassa par-
tecipazione senza tensioni significative. Ciò vale per ogni esercizio o piano di discussione,
ma qui può essere usato come un modo pratico per coltivare empatia.
Episodio 3: Come formare le squadre
Idea guida 1 Pregiudizio – Conoscere l’altro
Quando formiamo gruppi o squadre a scuola la cosa logica sarebbe di usare come criteri
le abilità dei candidati che pensiamo essere rilevanti per l’attività che si deve svolgere. Tut-
tavia spesso usiamo determinate caratteristiche generali che pensiamo definiscano i can-
didati, a partire dalla loro appartenenza a un certo gruppo, classe, strato sociale. Questo
è ciò che accade quando stanno decidendo se Christian può giocare nella squadra; è ciò
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Cosmopolitismo Riflessivo
Educare alle Comunità Inclusive attraverso l’Indagine Filosofica
- Title
- Cosmopolitismo Riflessivo
- Subtitle
- Educare alle Comunità Inclusive attraverso l’Indagine Filosofica
- Editor
- Ediciones La Rectoral
- License
- CC BY-NC-SA 4.0
- Size
- 21.0 x 29.7 cm
- Pages
- 174
- Categories
- Lehrbücher PEACE Projekt