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5 10 15 20 25 30 35 29 Christian Episodio 1: Primo giorno di scuola Oggi è stato il mio primo giorno. Quando sono arrivato a scuola mi sentivo come devono essersi sentiti i miei pesciolini quando li ho por- tati nella boccia del mio amico Autachi così che potesse badare a loro mentre ero in Spagna. Quando sono entrato non sapevo dove andare. Nessuno mi guardava, nessuno mi faceva domande né mi offriva aiu- to. Intorno a me correvano tutti: i ragazzi, le ragazze, gli insegnanti, tutti. Sembravano tutti felici, come se gli piacesse la scuola. Sapevo che erano felici perché non smettevano mai di ridere e parlare, nono- stante io sappia che puoi parlare a raffica anche quando non sei felice. Non conoscevo nessuno e mi sentivo un po’ impaurito. Più minuti passavano e io ero ancora fermo in piedi nel corridoio, più la paura si insinuava dentro di me come un gelato servito dentro un cono. Alla fine rimasi solo nel corridoio, fino a che una donna che stava passando mi ha scorto. Mi ha chiamato per nome (Cristian) e mi ha portato nella mia classe. Appena sono entrato nella stanza, ho visto un posto vuoto e mi sono diretto verso di esso, cercando di non attrar- re l’attenzione su di me. Tutti i bambini continuavano a parlare così come stavano facendo prima che entrassi in classe. Andando verso la mia sedia, sono stato talmente fortunato da trovare una fotografia sul pavimento. L’ho raccolta e data al proprietario che mi ha ringraziato e sorriso gentilmente. Quando l’insegnante ha fatto l’appello ho capito che il suo nome era Bocdan, Bokdam, Bochdam o qualcosa del genere. Forse mi ero fatto un nuovo amico grazie a quella foto sul pavimento.