Page - 41 - in Tina e Amir & Ella - Italian

5 10 15 20 25 30 41 “Si,perché no? Non dipende sempre dalla lingua, perché quando siamo andati in Grecia l’estate scorsa ho conosciuto una ragazzina, non capivo quello che diceva ma siamo diven- tate amiche e giocavamo insieme.” ha detto Sonia. “Voglio dire qualcosa a Mario: non dobbiamo diventare ve- ramente amici, ma se conosciamo lo stesso linguaggio possiamo evitare i litigi e forse anche equivoci.” ho detto. La Sig.ra Huber indossava un abito blu e delle scarpe nere. Stava aspettando. Quindi ha detto: “Allora, ragazzi, che cosa ne pensate?” Si è alzato Emanuel. Vuole sempre essere l’eroe della nostra classe e pensa di essere speciale. “Penso che non potrei mai essere amico di qualcuno che non parla la mia lingua. Come potrei parlargli? Come potrem- mo giocare davvero insieme?” “Sì anche io penso così. E anche se parlassimo lo stesso lin- guaggio, come ha detto Ella, come potremmo evitare litigi ed equivoci.” disse Marco. “Non è possibile. Litigare è umano. Il più forte vince sem- pre.” intervenne Mario. All’improvviso Isabell si è alzata e ha detto: “Qualche volta semplicemente ci sorridiamo a vicenda. Non abbiamo bisogno di parlare. In questo modo possiamo anche divenire amici.” Sono sicura che Isabell ha guardato Isaac. So che le piace. La Sig.ra Huber ha chiesto: “Sì, qualche volta non siamo in gra- do di comprendere il linguaggio e non conosciamo sempre le parole. Ma sappiamo esattamente che cosa vogliono dire.” “Sì, io e i miei genitori siamo andati a fare shopping in Italia e, anche se non sapevamo parlare italiano, il negoziante sapeva esat- tamente che cosa voleva mio padre.” Mario ha detto ad alta voce. “Allora, come potete comunicare senza parole?” ha chiesto la maestra. Ora tutti in classe volevano fare degli esempi e la