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5 10 15 20 25 30 44 Quando arrivammo a casa andai in camera mia a fare i compiti. Improvvisamente mi è venuta in mente la conversa- zione sul “rispetto”. In classe qualcuno ha detto: “Devi trattare le persone più grandi con rispetto e questo significa trattarle educatamente e fare quello che ti dicono.” E Valentin ha inter- rotto e detto: “Quindi vuoi dire che fare delle critiche e non fare quello che dicono significa non rispettarle?”. “A volte i miei ge- nitori ci chiedono di fare delle critiche.” ho detto. “Cercano di prenderci sul serio”. “Quindi possiamo rispettare qualcuno ma avere pensieri e idee diversi?” ha chiesto Isabell. “Ma a scuola spesso non è una buona idea dire a un inse- gnante quello che pensi, possono ritorcerlo contro di te e pensa- re che le abbiamo o gli abbiamo mancato di rispetto.” ha detto Sonia. “Io penso che anche noi bambini abbiamo il diritto di dire e fare qualcosa se abbiamo ragioni per farlo e se non facciamo male a nessuno.” ha detto Valentin. “Sì non è mancanza di rispetto anche se non facciamo sem- pre le cose che ci dicono di fare, non credete?” ha detto Dina. Come mi è venuta in mente questa conversazione? Oh, ades- so lo so. È stata la conversazione tra David e Laura che mi ci ha fatto pensare. Lo ha rispettato dicendogli che cosa avrebbe do- vuto fare? Lui l’ha rispettata quando le ha risposto urlando? A scuola ne parlai con Isabell. Posso parlare di tutto con Isabell, lei non lo direbbe a nessun altro. Ci piacciamo molto e anche se lei è molto diversa da me per tante cose e anche se le piace mangiare o fare cose diverse da me – mi piace. Non le direi mai cosa mangia- re o cosa fare. Penso che questo sia qualcosa di simile al rispetto. Quando sono andata a letto la sera improvvisamente mi è tornato in mente che mia madre mi aveva suggerito di invitare