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5 10 15 20 25 30 35 36 “Questa sembra una buona idea ma penso ancora che potrebbe es- sere meglio parlare direttamente con gli Ecuadoriani per arrivare a un accordo, in questo modo avremmo trovato una soluzione definita. Se otteniamo il permesso di allenarci sui campi attraverso le persone del Centro Sociale, può essere che gli Ecuadoriani non rispettino i patti se, per un giorno, lo staff del centro non è lì a controllare.” dice Bochdan. “Allora, prima parliamo con loro e cerchiamo di convincerli. Se non funziona, chiediamo allo staff del Centro e se nessuna delle due cose funziona, a quel punto ci battiamo?” chiede Mohamed. “Questo è quello che suggerisco.” dice Bochdan. “Per me va bene.” aggiunge Raul. José non risponde, ma pensa tra sé, “Ma perché non ci parla Christian con loro? Non dovrebbe far parte della squadra e, allo stes- so tempo, essere uno di loro?” Episodio 5: Condividere il campo da gioco in modo equo Ai campi da gioco, pochi metri lontano dagli Equadoriani: “Chi inizia a parlare?” chiede José. “Potrebbe farlo Christian, lui parla come loro.” Sono sorpreso dal suggerimento di José. Forse ha ragione, ma sono appena arrivato nel quartiere e ho le idee confuse. Non conosco gli Ecuadoriani che giocano ai campi di calcio e non so come reagi- rebbero se gli andassi a parlare. Non voglio avere problemi con loro e nemmeno con i miei nuovi amici. “È stata un’idea di Bochdan. Facciamo iniziare lui.” dice Mohamed. “Ma Raul è più bravo, riesce sempre a convincere le persone,” dice Bochdan, “ma va bene inizio io. Hey!” “Ciao, che vuoi?” risponde uno dei ragazzi che sta giocando sul campo con un tono apparentemente amichevole. “Il mio nome è Bochdan e sono qui con i miei amici perché an- che a noi piacerebbe usare i campi. Abbiamo formato una squadra di calcio e ci piacerebbe allenarci qui.”