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5 10 15 20 25 30 29 “Ma che succede se le ragazze sono costrette ad indossarla dai loro genitori?” ha chiesto Isabell. “Non so-veramente. Ma penso che non lo indosserei.” disse Sonia. “Dina, sei mai stata in Iran?” le ho chiesto. Lei ha annuito. “Anche tu hai dovuto indossare il velo?” ha chiesto Isabell incuriosita. “Be’, quando siamo andati in vacanza in Iran dai nostri parenti. A me e a mia madre era permesso togliere il velo quando eravamo a casa loro, persino quando erano presenti i ‘namahram’. Dovete sapere che sono chiamati ‘namahram’ tutti gli uomini che teoricamente potresti sposare. Significa tutti gli uomini eccetto tuo padre, tuo nonno, tuo zio o tuo fratello. Naturalmente per strada dovevamo indossare la hi- jab persino quando c’erano 40 gradi all’ombra. Ma ho pen- sato che fosse ok adattarsi al loro modo di vestire per alcune settimane. Ero così felice, perché questo mi permetteva di viaggiare in un posto così bello e interessante, con una cul- tura così diversa.” “Quando sono andata a trovare i miei parenti in Bosnia, non ho dovuto mettere niente sulla testa, anche se la maggior parte di loro sono molto religiosi. Sono abbastanza sicura che avrei prote- stato. Non l’avrei potuto indossare.” è intervenuta Sonia. Io l’ho guardata: “Ma è solo un indumento. Non m’impor- terebbe indossare un velo se questo mi permettesse di andare in Iran o in Bosnia o in un altro bel paese. Non vorrei che la gente si offendesse solo perché non rispetto il loro modo di vivere.” “Adesso ti dico,” Sonia ha interrotto Isabelll e si è rivolta a Dina “La scorsa settimana, Dina, ti ho visto mentre giocavi a badminton con una bambina che sembrava molto buffa.”