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5 10 15 20 25 30 33 “Pensate che da allora i miei genitori mi hanno fatto mette- re al collo un segno che dice che posso prendere solo alimenti halal !!” ha detto Sonia. “Oddio che imbarazzo!” ha commentato Dina. “Non solo, mio padre ha scritto alla scuola una lettera di la- mentele chiedendo che l’insegnante facesse un percorso di for- mazione sulle norme halal per evitare che accadesse di nuovo.” ha detto Jelena. Improvvisamente Valentin ha cominciato a urlare fortissi- mo: “Dove diavolo è la mia focaccia?” Guardava tutti gli altri bambini intorno a noi come se qualcuno gli avesse portato via il pranzo. “Credi che qualcuno di noi abbia preso la tua focaccia? A nessuno gliene frega niente.” gli ha detto Sonia. “Ma io l’avevo messa sul banco, qualcuno deve averla pre- sa.” ha borbottato Valentin. Poi ha guardato Saif. A quel punto Saif mi ha detto a bassa voce: “È veramente ma veramente cattivo. Non parlerò mai più con Valentin.” All’improvviso Sonia ha urlato: “Ma che ti credi? Nessuno di noi ruberebbe mai qualcosa, ma forse è stato il tuo meravi- glioso amico, quello a cui stai sempre appiccicato.” E hanno indicato Saif. “Sei solo gelosa perché io ho un vero amico, lui non pren- derebbe mai niente che non gli appartenga. E io mi fido di lui più di qualunque altro.” Quando Saif ha sentito la voce arrabbiata di Valentin e la sua risposta mi ha guardato e io vidi che era dispiaciuto – si vergognava di quello che aveva pensato. In quel momento è entrata la maestra. Sembrava che nessu- no avesse sentito la campanella. Eravamo ancora tutti intorno ai nostri compagni.