Carlo Felice Nicolis di Robilant
Carlo Felice Nicolis, Graf von Robilant (* 8. August 1826 in Turin; † 17. Oktober 1888 in London) war ein italienischer General und Staatsmann.[1]
Laufbahn
Robilant besuchte die Militärakademie in Turin und trat dann 1843 als Unterleutnant ins Militär ein, wurde 1846 Leutnant der Artillerie. Er zeichnete sich in der Schlacht von Novara am 23. März 1849 durch große Tapferkeit aus, welche ihm seine linke Hand kostete.
1853 zum Artilleriehauptmann und Adjutanten des Königs Viktor Emanuel II. ernannt, machte er den Feldzug von 1859 mit.
Weitere Stationen seiner militärischen Karriere:
- 1860 Beförderung zum Major
- 1861 Beförderung zum Oberstleutnant im Generalstab
- nach dem Krieg von 1866 Ernennung als Generalmajor
- Direktor der Kriegsakademie,
1867 wurde Robilant zum Präfekten von Ravenna ernannt und 1871 Gesandter Italiens am Hof in Wien, 1876 dort auch Botschafter. 1883 erfolgte seine Ernennung zum Senator.
Durch seine Mutter mit dem preußischen Adel, durch seine Gemahlin, eine Gräfin Ficquelmont, mit dem österreichischen verwandt, wusste er das Verhältnis Italiens zu Deutschland und Österreich immer freundschaftlicher zu gestalten und wurde daher, als diese drei Mächte einen engeren Bund schlossen, im Juni 1885 im Kabinett Depretis VII zum Außenminister ernannt; doch trat er schon im März 1887 wegen der Niederlage der italienischen Truppen in der Schlacht bei Dogali von diesem Posten zurück.
Im Juni 1888 zum Botschafter in London ernannt, starb er dort am 17. Oktober 1888.
Literatur
- Umberto Levra: Robilant, Carlo Felice Nicolis conte di. In: Raffaele Romanelli (Hrsg.): Dizionario Biografico degli Italiani (DBI). Band 87: Renzi–Robortello. Istituto della Enciclopedia Italiana, Rom 2016.
- Mario Menghini: Robilant, Carlo Felice Nicolis conte di. In: Enciclopedia Italiana, Bd. 29 Reh–Romani, Rom 1936.
- Robilant, Carlo Felice Nicolis, conte di. In: Dizionario di Storia, Rom 2010.
- Robilant, Carlo Felice Nicolis conte di. In: L’Unificazione, Rom 2011.
Weblinks
- Eintrag in der Datenbank Senatori dell’Italia liberale beim Historischen Archiv des Italienischen Senats
- Robilànt, Carlo Felice Nicolis conte di. In: Enciclopedia on line. Istituto della Enciclopedia Italiana, Rom. Abgerufen am 14. Dezember 2021.
Einzelnachweise
- ↑ Robilant, Carlo Felice Nicolis conte di. In: L’Unificazione, Rom 2011.
Vorgänger | Amt | Nachfolger |
---|---|---|
Marco Minghetti | Italienischer Botschafter in Wien 1871–1885 |
Costantino Nigra |
? | Italienischer Botschafter in London 1888 |
? |
Personendaten | |
---|---|
NAME | Robilant, Carlo Felice Nicolis di |
ALTERNATIVNAMEN | Robilant, Carlo Felice Nicolis Graf von; Nicolis di Robilant, Carlo Felice |
KURZBESCHREIBUNG | italienischer General und Staatsmann |
GEBURTSDATUM | 8. August 1826 |
GEBURTSORT | Turin |
STERBEDATUM | 17. Oktober 1888 |
STERBEORT | London |
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Carlo Felice Nicolis di Robilant | La Lettura - Rivista mensile del Corriere della Sera - Anno XV - N.8 - Agosto 1915 - pag. 693 | . Der ursprünglich hochladende Benutzer war Elborgo in der Wikipedia auf Italienisch | Datei:Carlo Felice Nicolis di Robilant.jpg | |
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Flagge des Königreich Italiens (1861-1946) In einem staatlichem oder militärischem Kontext ist die Version mit der Krone zu verwenden. | http://www.regiamarina.net/ref/flags/flags_it.htm Regio decreto n. 2072 del 24 settembre 1923 Norme per l'uso della bandiera nazionale convertito in legge n. 2264 del 24 dicembre 1925 Art. unico. È convertito in legge il R. decreto-legge 24 settembre 1923, n. 2072, concernente le norme per l'uso della bandiera nazionale con le modificazioni risultanti dal testo seguente: Art. 1. La bandiera nazionale, è formata da un drappo di forma rettangolare interzato in palo, di verde, di bianco e di rosso, col bianco coronato dallo stemma Reale bordato d'azzurro. Il drappo deve essere alto due terzi della sua lunghezza, e i tre colori vanno distribuiti nell'ordine anzidetto e in parti eguali, in guisa che il verde sia aderente all'inferitura. La bandiera di Stato, da usarsi nelle residenze dei Sovrani e della Reale Famiglia, nelle sedi del Parlamento, delle rappresentanze diplomatiche e consolari all'estero e degli uffici governativi, ha lo stemma sormontato dalla corona Reale. Art. 2. Per le bandiere nazionali usate dal Regio esercito, dalla Regia marina, dalla Regia aeronautica, come quelle usate dalla marina mercantile e dagli Enti che ne ebbero disciplinato l'uso da apposite disposizioni, nulla è innovato alle prescrizioni ora vigenti. Art. 3. Le bandiere nazionali degli Enti pubblici locali hanno lo stemma senza corona, e con la bordatura azzura. Art. 4. Gli Enti pubblici locali possono fare uso soltanto della bandiera nazionale e dei vessilli e gonfaloni tradizionali propri degli Enti, purché questi siano accompagnati alla bandiera nazionale, che avrà sempre il posto d'onore, a destra o in alto. L'autorità governativa può ordinare, secondo le consuetudini del Regno, che sui pubblici edifici delle Provincie, dei Comuni e degli Enti riconosciuti o vigilati dallo Stato sia esposta la bandiera nazionale. In caso di trasgressione, il Prefetto provvederà a termini di legge. Art. 5. In segno di lutto le bandiere degli edifici e quelle con sistemazione fissa devono essere tenute a mezz'asta; potranno anche avere due strisce di velo nero adattate all'estremità superiore dell'inferitura. Queste strisce sono obbligatorie invece per le bandiere che vengono portate nelle pubbliche cerimonie funebri. Art. 6. Nei festeggiamenti e nelle pubbliche funzioni la bandiera nazionale o di Stato deve avere la precedenza sopra tutti gli altri emblemi civili. Art. 7. Ferme rimanendo le norme e consuetudini di diritto internazionale per l'uso delle bandiere da parte delle rappresentanze diplomatiche e consolari estere, nessuno, cittadino o straniero, potrà nel Regno esporre bandiere di altri Stati, se non accompagnate alla bandiera italiana che occuperà sempre il posto d'onore, a destra, o in mezzo se le bandiere straniere sono più di una. In caso di trasgressione l'autorità di pubblica sicurezza provvederà alla immediata rimozione della o delle bandiere ed i colpevoli saranno puniti con multa da L. 1000 e 5000. Verwendete Farben: Grün gerendert als RGB 00 0 140 0 69 Pantone 17-6153 Weiß gerendert als RGB 244 245 240 Pantone 11-0601 Rot gerendert als RGB 205 0 33 0 42 Pantone 18-1662 Savoy blue gerendert als RGB 0 75 0 97 209 Pantone ? | F l a n k e r | Datei:Flag of Italy (1861-1946).svg | |
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