Page - 885 - in Jacopo Strada and Cultural Patronage at the Imperial Court - The Antique as Innovation, Volume 2

885Appendices Se bene è passato molto tempo che non ho scritto a Vostra Signoria non è per questo che io non habbia tenuto continua memoria di Lei, della bona amicitia nostra et di tante cortesie et amorevolezze Sue mentre ch’io stette in cotesta corte; et alla venuta qua di Messer Antonio Girolami domandai particolarmente del esser Suo; il quale me ne raguagliò a pieno, con mio molto piacere; intendendo ch’Ella stessi bene, havessi finita la Sua bella fabrica, et accomodato i figliuoli et le cose Sue [crossed out: di che mi ra…], di che sendomi rallegrato più volte da me stesso [crossed out: cercavo] stavo an- cora aspettando qualche occasione di potergline [crossed out:…] significare per lettere. Si come fo di presente, da poi che il Principe mio Signore mi ha comesso che io scriva a qualcuno costà che ci faccio haver le imagini, in medaglie o monete, delli Imperatori Alemanni [inserted above the line and in margin: principali della Casa d’Austria] da Ru- dolfo insino a Massimiliano Primo, volendo Sua Altezza metter insieme li Imperatori Occidentali da Carlo Magno in qua. Et sapendo io che in Germania et fuora non c’è chi ne habbia [crossed out: maggior] meglior et più certa notitia et commodità di Lei, io li proposi Vostra Signoria, [crossed out: onde mi comesse] dicendo che Ella le haria [crossed out: nel] fra le anticaglie del Suo bellissimo Museo, o [inserted above the line: non le havendo] sapra donde si possino havere in cotesta provincia; onde mi comesse che io glie ne scrivessi, come fo; pregandoLa a darmi risposta [inserted above the line: a li ministri del medesimo Girolami], con mandarmene qualcuna per principio; che glie ne restero con molto obligo; certificandoLa che ne fara cosa grata a Sua Altezza [crossed out: oltre che la Sua fatica non sara senza (earlier crossed out: premio) recognitione]. Et quando non ne havessi di metallo, me ne mandi almeno in disegno su le carte. Et pos- sendo servirLa dalle bande di qua La prego mi comandi in tutto quello mi giudico bono, che mi trovera prontissimo sempre. PregoLa a salutar li amici communi in mio nome. 1573-06-17 Strada to Jacopo Dani, secretary of Grand Duke Cosimo i of Tuscany, Vienna, 17 June 1573 asf, Carteggio d’artisti, i, ff. 126–127 Molto Magnifico Signor mio osservandissimo, Li giuro che gran tempo fa non ò auto lettera da amico ch’io conoschi più grata di quella della Signoria Vostra, la quale io con Ottavio e tutti di casa nostra senne sia- mo del tutto rallegrati; et preghiamo il Signor Iddio per Lei che gli concedi hogni Suo dessiderio. Ora Signor, della richiesta che la Signoria Vostra me à fatta per Sua Altezza, io non ò potuto mancare, si per la longa nostra amicitia, come anche per servirla; alla quale non solamente Sua Altezza gli sonno effitionatissimo, ma anche a tutta la sua casa. Adonque vi mando dui Imperatori, l’uno è Alberto, l’altro Sigismundo, tutte due formati da dui privilegii antichi. E certamento altro che a Lei non gli averi dati: la causa ora vella diro, et da Lei ne lassar far giuditio.