Seite - 789 - in Jacopo Strada and Cultural Patronage at the Imperial Court - The Antique as Innovation, Band 2

789Ambitions as a Publisher a letter of June 1590 to ‘la mia lite che tengo qui a Vienna contra mio fratello’, which had caused him to come to Vienna.142 In view of Ottavio’s trusted relationship with Emperor Rudolf ii, of his daughter Anna Maria’s liaison with Rudolf, and doubtless also because of the eccentricity of Strada’s testament, it is not surprising that the litigation was resolved in an agreement between Ottavio and his siblings which granted him a much more considerable share than his father had allotted to him.143 This share even included manuscripts included in the Index sive catalogus, since shortly after his return to Prague Ottavio offered two of these, the beautiful Bible in Arabic, and the stupendous Koran written in golden script, to Grand Duke Ferdinando i of Tuscany, supplying some additional information on their provenance. Likewise the Series of Roman Emperors and Empresses offered to Ferdinando may well have been the original manuscript of item 49 of the Index sive catalogus.144 To Duke Alfonso ii of Ferrara Ottavio offered a manuscript of the Genealogy of the House of Austria, which he claimed had been finished by his father only two months before his death.145 In January Ottavio presented 142 Ottavio Strada to Ferdinando i, Grand Duke of Tuscany, Vienna 17 June 1590 (asf, Medici del Principato 817, f. 72). 143 The copy of the testament preserved in önb-hs, Cod. 8079) carries a note ‘die Vergleic- hung der Bruedern und Schwestern vide in S<eguito?>’. Unfortunately that document has not been preserved. 144 Ottavio Strada to Belisario Vinta, secretary of Grand Duke Ferdinando i of Tuscany, Prague 20 October 1590: ‘A presso gli do aviso come ho portato meco da Vienna in qua una Bibia Araba in folio scritto a mano et un Alcorano medesimamente scritto d’lettere d’oro in Arabo, che dui simil libri mai siano venuti di simil qualita in questi parti<…>Mio padre bona memoria sempre ha ricercato di haver nel suo studio qualche cosa non comuna, et con gran faticha et spesa a messo insieme simil cose. La Bibia a costato in Constantinop- oli 50 ducati; per signale il Exc. Carlo Rim, ambassiador di S.M.C. compro tal libro a nome di mio padre. Del Alcorano non so il pretio; Sua Altezza segli piacevano me dia quello che vuole, saro contento’. (asf, Medici del Principato 822, f. 885). Idem, Prague 6 Decem- ber 1588 (asf, Medici del Principato 810, fol. 129:): ‘Il mio padre ha lassiato un bellissimo studio, con belissimi libri scritti de Antiquita et Medaglie, et fra la altri ha descritto una Continuata Series de Imperadori, della loro vita et gesti, cominciando da Julio Ces[are] insino al Imperador presente, et posti le loro medaglie a quelli che si poteva trovare, per avanti da niuno mai stato tal faticha, et essendo la ultima opera da lui fatta, et ancora da niuna vista’. 145 Ottavio to the Duke of Ferrara, Doc. 1588-09-26: ‘Ha fatto fra le altre opere sue, un ar- bore della Geonologia [sic] del origine della Casa de Austria, et ridotto in un libro della medesima grandezza come quello che mandai a V.A.S. et ha posti le arme loro in tempo in tempo come solevano portare, con li ritratti loro, et in chi sonni stati maritati, cusí anche delle donne, opera finita da lui dui mesi avanti che morse, et da niuna ancora visto, s’ V.A.S. desiderara di vederla, comandi qui al S.or Florio, che io gli consignaro, et V.A. me usara piacendoli l’opera, quella gratia che gli parera<…>’.