Seite - 890 - in Jacopo Strada and Cultural Patronage at the Imperial Court - The Antique as Innovation, Band 2

890 Appendices in la Vostra lettera; et circate di haverle quanto prima ‘l mancamento delle arme, et la historia di loro. Et a Dio piacendo dopo questa Fiera stampando questo libro delle mascare, et il libro del Serlio in dotesco. Et mentre che si stampino questi dui libri farò tradur la Castrametation in Latino, et cercarò di far le arme delli Papi. Et bisognara cercar de meter al manco hogni Fiera un par di libri in luce. Bisogna che noi habiamo pacientia per due Fiere avanti che si caverà qualche cosa; dopo se haverà meglior commodità di far altre cose. Vi priego che quando sarà finito ‘l tempo del Gudeo con li denari, che mi vogliate far pagar qui per li Werdeman, per adesso al manco Fl. 300, perchè questi denari che ò auti da loro, cioè quelli di Vinetia, è solum per pagar la carta, et mi bisogno haver denari di far intagliar le mascare et di pagar la tradution del Tedesco; detti 50 Fl. a bon conto al disegnator, et 30 al intagliator, a bon conto, et hogni settimana mi promise d’intagliar 8 pezzi; et a bon conto li do 5 Fl. insina che ‘l lavor sarà del tutto [crossed out: pagato] fato, che non habbia mancamento alcuno. Dopo lo pagarò del tutto ‘l restante, et li darò li libri in conto. Delle Comentaria Caesaris farò quanto prima meterci mano, purchè non mi man- chi denari; so che ‘l nostro sarà più bello che quello del Palladio; si potrà ancor dar per miglior mercato che ‘l suo. Bisogno che abbia al manco da 50 Fl. per il disegnare, et un 200 Fl. per tagliarli, perchè si pagarà ‘l manco da 4 Fl. o taleri per intagliar l’una. Basta, vedero di haverli megior mercato che posiamo del designar et intagliar. Di Fiorenzo non mi haveria spetato questo, basta per una volta. Mi piace che solecitate Sua Maestà che Vi paghi; se averemo questa ventura che siamo pagati, mandatemi di quelli denari ancora parte, acciò posiamo meglio comin- ciar a stampar. Se fosse in Voi descriveria le mascare quanto prima, et io farei tradur in latino, o vero fateli tradur Voi al Jo[annes?} et mandatemile. Poi del latin farò tradur in dotesco et francese, et faria stamparli in queste 4 lingue cadaun da sua posta, o dua e dua insieme, come mi consiglierete; so che si venderanno assai. Mi piace che havete scritto al Fonteio, et a quel gentilhuomo per aver delle arme; avisatemi quel che havera sopra ciò risposto. Io ho finito di copiar tutto ‘l libro del Ser- lio, et darò ordine di far li [unreadable, crossed out] legne per le armetti, cioè solum li scudi, et disegnarò di mia mane, pur che li miei occhi me lascero in pace. Del Martino, se fusse in Voi ci darebe da lavorar in casa sua, perchè ancora qui bisogna che dia di far a casa sua, et da per tutto sarà cusì. Il Jost Amen à finito un rame, et con l’aqua ha guastato, che non vaglia nulla di ma[…?], che bisogni che facci un altro. Del mio servidor, lo caciarò al bordello, perchè non val nulla; io li ò basimato pareche volte, ma non iova niente. Io ne scrissi in Augusta per un ragazo fidato; costui non lasserebe se l’Imperatore lo vietasse di imbriecarsi, et quando lo imbriaco, vole bravar; in Francoforte ero sforzato di rumperli la testa in 3 lochi. Quando mi partirò de qui lo cacciarò via.