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Riassunto714
o marginalizzati all’interno o fuori da un territorio nazionale, diventa possibile una
nuova interpretazione del concetto di letteratura nazionale, quello ottocentesco ri-
velandosi in questo processo essere una barriera all’analisi della molteplicità della
cultura e della sua evoluzione. La questione dell’appartenenza nazionale di scrittori
originari di un’altra civiltà che quella in cui sono attivi oppure di autori che scelgono
una lingua transnazionale per i loro scritti contribuisce ad aguzzare lo sguardo della
critica anche sulle produzioni culturali avvenute nel passato a livello europeo: Così si
riscopre la totalità dell’opera di umanisti che scrissero in latino e in volgare, poeti che
svolsero la loro attività al di fuori della nazione d’origine sono accettati come parte
integrante della propria tradizione e processi di migrazione culturale sono visti come
un arricchimento della cultura nazionale.
Le recenti presentazioni storiche tengono conto della molteplicità di queste cor-
renti di ricezione. Il volume edito da Luciano Formisano, La letteratura italiana fuori
d’Italia (Roma 2002) che è il dodicesimo della monumentale Storia della letteratura
italiana a cura di Enrico Malato, si dedica soprattutto all’influenza della letteratura
italiana in altri Paesi europei, prevalentemente in Gran Bretagna, Francia e Spagna.
Il territorio in questo rispetto senza dubbio preminente, l’Austria o meglio i Paesi
della monarchia asburgica, nei quali durante quasi 500 anni – dall’inizio dell’uma-
nesimo fino alla prima guerra mondiale – si registra la tradizione italiana quantita-
tivamente e qualitativamente più ricca, riceve invece ben poca attenzione. È perciò
l’esplicita intenzione di questa Storia della letteratura italiana in Austria correggere
l’immagine purtroppo ancora prevalentemente lacunosa fornita dalla critica lette-
raria. Costatiamo però che la posizione unica della corte viennese, dove, dal 1650
fino al 1750 circa, l’italiano è lingua di rappresentanza verso l’esterno e all’interno il
mezzo di comunicazione culturale per eccellenza non è più messa in dubbio: „Sol-
tanto alla corte viennese l’italiano assume la funzione di lingua ufficiale, diventando
strumento espressivo dell’élite di una zona assai vasta, che ne risente l’autorità.“ (Sto-
ria della letteratura italiana, Vol. XII. Roma 2002, p. 442).
I numerosissimi legami dinastici tra la casa d’Austria e la nobiltà italiana più
influente costituiscono la base naturale del complesso transfer culturale tra i Pa-
esi della monarchia asburgica e i territori italiani. Questa politica dinastica inizia
nel 1366 con le nozze del duca Leopoldo III d’Austria con Viridis Visconti e com-
prende una ventina di unioni fino alla fine del Settecento. Le unioni concluse per
ragioni dinastiche portano ad intense relazioni culturali ed economiche tra i rispet-
tivi Stati, ma anche – non bisogna dimenticarlo – ad implicazioni in conflitti ter-
ritoriali e alleanze militari, che non sempre contribuiscono a creare un clima di
reciproca simpatia tra le popolazioni.
Die italienische Literatur in Österreich
Von den Anfängen bis 1797, Volume I
Entnommen aus der FWF-E-Book-Library
- Title
- Die italienische Literatur in Österreich
- Subtitle
- Von den Anfängen bis 1797
- Volume
- I
- Author
- Alfred Noe
- Publisher
- Böhlau Verlag
- Location
- Wien
- Date
- 2011
- Language
- German
- License
- CC BY-NC-ND 3.0
- ISBN
- 978-3-205-78730-3
- Size
- 17.0 x 24.0 cm
- Pages
- 780
- Keywords
- Italian Literature, Habsburg Monarchy, Libretto, Court Festivities
- Categories
- Geschichte Historische Aufzeichnungen
Table of contents
- Einführung 9
- I. Der italienische Humanismus in Österreich 27
- II. Der Petrarkismus und die Akademiebewegung in Österreich 79
- II.1 Petrarkismus und protestantischer Adel 81
- II.2 Die Rezeption der Madrigalistik an den Höfen 87
- II.3 Barocke Akademien 92
- III. Die religiöse Literatur von der Gegenreformation zur katholischen Frühaufklärung 99
- III.1 Reformorden aus Italien und ihre Volksmissionen 101
- III.2 Die kontemplative Literatur für Laien 114
- III.3 Die katholische Frühaufklärung 127
- IV. Die italienische Improvisationskomödie 135
- V. Die literarische Selbstdarstellung des Kaiserhofes im Barock 199
- V.1 Die Bedeutung der Historiographie 208
- V.2 Die Funktion der kaiserlichen Hofdichter 214
- V.3 Geistliche Musikdramen und Oratorien 218
- V.4 Die Rezeption des italienischen Musiktheaters zu Beginn des 17. Jahrhunderts 263
- V.5 Serenaden, Kammerfeste und andere Kleinformen 274
- V.6 Ballette und Einleitungen zu Balletten 293
- V.7 Aufzüge und Rossballette 302
- V.8 Musikalische Feste 305
- V.9 Faschingsopern 314
- V.10 Opern zu Geburts- und Namenstagen im Kaiserhaus 334
- V.11 Opern zu Geburten im Kaiserhaus 369
- V.12 Hochzeitsopern 375
- VI. Die italienische Aufklärung in Österreich 385
- VII. Von der Spätaufklärung zur Frühromantik 490
- VIII. Die Verbreitung der italienischen Literatur 531
- IX. Verzeichnis der Drucke 549