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721Riassunto
I librettisti di quel periodo attingono in prevalenza a quattro fonti per la sorpren-
dente varietà dei loro soggetti: la tradizione antico-orientale, l’antica Grecia, la storia
romana e il Medioevo. La scelta dipende in larga misura dalla possibilità di far appa-
rire una relazione diretta tra contenuto allegorico e situazione reale della corte oltre
che all’occasione in cui il dramma viene rappresentato. Uno dei libretti più riusciti
in questo rispetto è Il fuoco eterno custodito dalle Vestali (1674) di Nicolò Minato in cui
la sacra fiamma custodita dalle Vestali può essere identificata con la Casa d’Austria e
la vestale Claudia con l’imperatrice Claudia Felicitas che ne garantisce la continuità.
Già intorno al 1700 la letteratura italiana prodotta in Austria nel cui centro sta
ovviamente il libretto d’opera, si distingue per la sua notevole ricchezza di soggetti e
generi che, nel corso di un secolo, si sono evoluti sia stilisticamente che sul piano fi-
losofico. Sulle basi filosofiche del barocco si rappresentano con una massima espres-
sività che fa uso della scala completa degli affetti umani, moti dell’animo fuori dal
comune nell’intento di condurre lo spettatore, secondo il principio aristotelico della
compassione e del terrore, a conclusioni istruttive per la propria vita.
Con l’inizio del regno di Carlo VI si fa sentire l’influsso stilistico della tragedia
classica francese e, grazie all’aumentata presenza a corte di rappresentanti dell’Arca-
dia, si propaga nello stesso periodo il pensiero del primo illuminismo che cambierà
l’indirizzo della produzione letteraria. Al centro dell’interesse di questa nuova pro-
duzione sta la ragione, conditio sine qua non della dignità umana, opposta all’emozio-
nalità, fonte di degradamento. La ragione è una facoltà conferita all’uomo da Dio,
una forza tranquilla, capace di realizzare progressi positivi. I nuovi libretti rivolgono
perciò l’attenzione al dovere del monarca di essere prudente e circospetto e la con-
danna assoluta della sfrenatezza in quanto fonte di miseria per gli uomini. Si ricorda
al monarca il suo vero ruolo che è quello di proteggere il suo popolo e di garantirne
e svilupparne il benessere. Del resto il contributo considerevole degli scienziati e tec-
nici italiani di quell’epoca che accompagnano e appoggiano la produzione dei poeti
cesarei è ancora troppo poco documentato. Naturalmente gli stretti contatti con gli
ambienti intellettuali italiani sono facilitati per un certo periodo dall’estensione della
monarchia austriaca ai territori del Regno di Napoli e alla Lombardia.
Se il programma delle feste di corte continua al ritmo di sempre, nei libretti il
monarca rappresentato nella sua gloria dinastica è però stato sostituito dalla glorifi-
cazione delle sue virtù. Appaiono nuovi personaggi storici e mitologici che possie-
dono la potenzialità di incarnare i nuovi ideali. Sono per esempio Ercole in Ercole in
cielo di Pietro Pariati e Scipione in Scipione nelle Spagne di Apostolo Zeno, ma appa-
iono anche le virtù stesse, come nel titolo del libretto del Pariati, Costanza e Fortezza,
scritto nel 1723, in occasione dell’incoronazione di Carlo VI a Praga. Neanche le
Die italienische Literatur in Österreich
Von den Anfängen bis 1797, Band I
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- Titel
- Die italienische Literatur in Österreich
- Untertitel
- Von den Anfängen bis 1797
- Band
- I
- Autor
- Alfred Noe
- Verlag
- Böhlau Verlag
- Ort
- Wien
- Datum
- 2011
- Sprache
- deutsch
- Lizenz
- CC BY-NC-ND 3.0
- ISBN
- 978-3-205-78730-3
- Abmessungen
- 17.0 x 24.0 cm
- Seiten
- 780
- Schlagwörter
- Italian Literature, Habsburg Monarchy, Libretto, Court Festivities
- Kategorien
- Geschichte Historische Aufzeichnungen
Inhaltsverzeichnis
- Einführung 9
- I. Der italienische Humanismus in Österreich 27
- II. Der Petrarkismus und die Akademiebewegung in Österreich 79
- II.1 Petrarkismus und protestantischer Adel 81
- II.2 Die Rezeption der Madrigalistik an den Höfen 87
- II.3 Barocke Akademien 92
- III. Die religiöse Literatur von der Gegenreformation zur katholischen Frühaufklärung 99
- III.1 Reformorden aus Italien und ihre Volksmissionen 101
- III.2 Die kontemplative Literatur für Laien 114
- III.3 Die katholische Frühaufklärung 127
- IV. Die italienische Improvisationskomödie 135
- V. Die literarische Selbstdarstellung des Kaiserhofes im Barock 199
- V.1 Die Bedeutung der Historiographie 208
- V.2 Die Funktion der kaiserlichen Hofdichter 214
- V.3 Geistliche Musikdramen und Oratorien 218
- V.4 Die Rezeption des italienischen Musiktheaters zu Beginn des 17. Jahrhunderts 263
- V.5 Serenaden, Kammerfeste und andere Kleinformen 274
- V.6 Ballette und Einleitungen zu Balletten 293
- V.7 Aufzüge und Rossballette 302
- V.8 Musikalische Feste 305
- V.9 Faschingsopern 314
- V.10 Opern zu Geburts- und Namenstagen im Kaiserhaus 334
- V.11 Opern zu Geburten im Kaiserhaus 369
- V.12 Hochzeitsopern 375
- VI. Die italienische Aufklärung in Österreich 385
- VII. Von der Spätaufklärung zur Frühromantik 490
- VIII. Die Verbreitung der italienischen Literatur 531
- IX. Verzeichnis der Drucke 549